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MAIORCA
(27 Luglio - 10 Agosto 2008)


Mappa Maiorca

Ciao, passato bene le vacanze?
Noi si, e siamo qui per raccontarvi le nostre, cercando di darvi qualche informazione/dritta;
nello specifico, vi parleremo di Maiorca.

Iniziamo col descrivere il tipo di vacanza che stavamo cercando:
una vacanza da vivere prevalentemente di giorno, sole e mare (un mare discretamente bello), qualche escursione in macchina, qualche giro in bici qua e là e prezzi accessibili.

Leggi di qua (www.holidaycheck.it) e informati di là e la nostra scelta è cascata su Maiorca.
"Ma Maiorca non è l'isola delle discoteche, vita notturna ecc ecc..."?
Ci saranno di sicuro le discoteche, ci sarà sicuramente una discreta vita notturna, vedi Palma e Magaluf, per il resto è un'isola discretamente tranquilla.
Per questo motivo, non abbiamo cercato un Hotel a Palma;
la nostra scelta è stata Can Pastilla.

Partiamo con qualche nota interessante:
- le spiagge sull'isola di Maiorca sono tutte libere, non esistono spiagge a pagamento.
Quelle che abbiamo visto noi, principalmente quella di Can Pastilla ed Es Trenc, erano molto pulite e ben tenute.
Se in certe spiagge si trovano sdraio ed ombrelloni, si è liberi di prenderli o meno;
noi 'siamo andati via' sempre di asciugamano, ma da quello che ci hanno detto, la spesa per una sdraio ed un ombrellone è molto contenuta, molto più contenuta che in Italia (non ci vuole molto, visto i prezzi che ci si sente sparare sulle spiagge italiane).

- Contenuti sono anche i prezzi per le bevande e per pranzare/cenare (più avanti alcuni esempi).

- Possibilità di scegliersi la tipologia di vacanza:
vuoi 'più movimento' e vita notturna? Vai a Palma, Magaluf ecc ecc.
Vuoi una spiaggia incantevole (e gratuita) con una mare cristallino? Vai a Es Trenc.
Preferisci le zone montuose con paesini caratteristici? Visita la parte ovest e l'entroterra dell'isola, affittando un'automobile o, se ti piace pedalare, noleggiando una bicicletta negli infiniti noleggiatori di 2 ruote.


CAN PASTILLA

Come dicevamo, abbiamo soggiornato a Can Pastilla, una piccola cittadina a pochi chilometri a est di Palma di Maiorca.
La parte principale di Can Pastilla è il lungo mare, con le sue spiagge, negozietti e tanti ma davvero tanti posticini dove fermarsi a bere o mangiare qualcosa, a qualsiasi orario, spendendo poco.
Questa parte dell'isola è frequentata principalmente da tedeschi, tutte persone più che tranquille, a differenza degli inglesi che frequentano abitualmente Magaluf (questo è quello che c'è stato detto), a ovest di Palma di Maiorca (Riguardo Magaluf, troverete una nota a fine recensione).
Abbiamo alloggiato all'Hotel Leo, un 3 stelle a 50 metri dal mare, con pacchetto di mezza pensione.

Un paio di info sull'Hotel:

  • colazione internazionale
  • cena con una buona varietà di pietanze
  • piscina
  • personale disponibile
  • pulizia
  • corridoi tipo l'Hotel di Shining

... ci siamo trovati bene insomma, qualità/prezzo molto onesto, niente di negativo da segnalare.

Francy a Can Pastilla

Se si vuole passare la giornata a Can Pastilla:

- Spiaggia/Mare.
Spiagge molto pulite e gratuite.
Il mare non è eccelso, però è molto pulito e basta spostarsi di pochissimo per trovare già un mare più cristallino.

- Girare in bicicletta nei dintorni.
A Can Pastilla ci sono tante attività di noleggio biciclette;
ne abbiamo trovata una dove con 5 euro si noleggiava una bicicletta per l'intera giornata.
Da Can Pastilla, parte una pista ciclabile (tutta lungo mare) che collega Palma di Maiorca da una parte e S'Arenal dall'altra.

- Rilassarsi bevendo o mangiando qualcosa in uno dei tanti Bar/Pub/Ristoranti fronte mare.

Noi abbiamo pranzato e passato alcune serate al Jolideis, un bar/ristorante vicino al nostro Hotel e considerando la posizione ed il periodo (alta stagione), beh, abbiamo trovato prezzi molto onesti, ad esempio:
- Birra Piccola 1 Euro e 20
- Hamburger (come Dio comanda) 2 Euro e 90
- Una bottiglietta di Coca-Cola 1 Euro e 60

Un altro esempio?
- In una pizzeria (titolare italiano / forno a legna) sul lungo mare, 2 pizze, 2 birre e 1 caffè per 20 Euro.


CAP DE FORMENTOR

Pronti, Partenza, Via! Inizia l'esplorazione dell'Isola!
Ci avviamo verso il punto più estremo a nord di Maiorca: Formentor.
40 Km di tangenziale e poi una salita interminabile, tornanti, curve, ancora tornanti, su su fino in cima (se soffrite di mal d'auto, o non mangiate come ho fatto io (Robby) o prendetevi qualcosa per la nausea).
Ed eccoci arrivati al rinomato Faro di Formentor che domina tutta la montagna;
grazie ad una balconata che permette di girare intorno al faro, si può godere tutto lo splendore del panorama che fa perdere lo sguardo nella vastità del mare, col suo blu che va a confondersi con l'orizzonte e che impressiona per l'altezza delle montagne che si tuffano a strapiombo nel mare sottostante, come lame di coltelli.

Di seguito una fotografia di una bellissima caletta scattata nei pressi di Formentor.

Sulla strada per Formentor potresti trovare dei gruppetti di macchine parcheggiate alla bell'e meglio in posti apparentemente desolati, dove sembrerebbe non ci sia niente da vedere;
beh, non è così perchè è molto probabile che i passeggeri di quelle automobili abbiano scovato un piccolo sentiero che porta in una di queste splendide calette.

Caletta Formentor

ES TRENC

Avete voglia di fare un tuffo in un mare da cartolina? Si? Allora fate tappa ad Es Trenc!
Questa volta ci siamo diretti verso sud, a pochi km dal nostro paesino di villeggiatura.
Partiti da Can Pastilla, abbiamo puntato verso Llucmajor, per proseguire verso Campos e poi giù in direzione Es Trenc.
Attraversato un tratto di un paio di km circondati da saline arriviamo al parcheggio della spiaggia;
6 euro per l'intera giornata e ovviamente, spiaggia libera con bagnino annesso.


Mare Es Trenc

Il primo tratto di spiaggia è discretamente affollato, vista la presenza di un bar, sdraio ed ombrelloni, ma basta camminare 10 minuti per trovare il proprio spazio per passare la giornata.
Dalla spiaggia, già dalla prima occhiata ti accorgi di quanto è splendido il mare, ma è solo entrandoci che scopri quanto l'acqua sia cristallina;
il livello dell'acqua scende pian piano fino alle ginocchia per poi risalire dolcemente, mentre pesciolini girano qua e là.
Obbligatorio passarci almeno una giornata!

Al ritorno abbiamo fatto sosta a
Cala Pi, un paese caratterizzato da una spiaggia formatasi da un antico torrente, circondata da boschi in una zona di notevole bellezza.
Ci sentiamo di non consigliarvi Cala Pi come località per passarci un'intera giornata, ma vederla come una tappa carina per starci un paio d'ore visto che, oltre la caratteristica caletta e la bella vista a strapiombo sul mare, non c'è molto altro da visitare.
Comunque, molto d'effetto una panchina allocata in una posizione davvero inusuale, a pochissimi metri dal bordo della scogliera a picco sul mare (senza protezioni);
se volete rilassarvi un pochino, gustandovi un bel panorama, quello è il posto giusto.
(La mitica panchina insieme a molte altre foto la troverete nella nostra galleria fotografica di Maiorca).


PALMA DI MAIORCA

D'obbligo, visto che è la capitale, una puntata a Palma di Maiorca.
Ci attrezziamo di tutto punto: macchine fotografiche, diversi obiettivi, cavalletto e ci avviamo alla fermata dell'autobus, ovviamente super affollato.

Dopo esserci sciolti dal caldo arriviamo a destinazione, al capolinea Plaza de Espana;
c'incamminiamo verso la parte sud di Palma attraversando la bellissima Plaza Major, per poi sostare una decina di minuti ai piedi di un'enorme pianta di fronte al comune di Palma.

La giornata è più che serena, una leggera brezza rende piacevole la camminata, ma teniamo a sottolineare che quei pochi minuti in cui l'arietta viene a mancare, sembra di stare davvero in un forno.

Cattedrale Palma Maiorca

Continuiamo il nostro itinerario fino a Plaza de la Reina e quindi alla Cattedrale;
quest'ultima, La Seu, è considerata uno dei principali esempi del Gotico Mediterraneo.


La posizione dominante di questo monumento ci permette di godere di uno spettacolare panorama del Parc de la Mar, di cui fa parte un laghetto artificiale circondato da palme;
guardando più in là (là, non lì!) si può scorgere una parte della costa dell'isola.


A fianco della cattedrale si trova il Palazzo della Almudaina che è stato in passato la residenza di governatori mussulmani.

Decidiamo di visitare la cattedrale, ma purtroppo siamo fuori orario e quindi pensiamo di dedicare un'altra giornata alla città di Palma.

Il giorno seguente riprendiamo l'autobus, l'altro autobus, quello che fa molte meno fermate e in un quarto d'ora scarso arriviamo alla nostra meta.
Entriamo nella Cattedrale, che dall'interno sembra molto più grande;
veramente notevole l'effetto della luce che entra attraverso il suo grande rosone costituito da 1236 vetri colorati e la sua navata centrale con un'altezza di 44 metri.
La giriamo un po' in lungo ed in largo, scattiamo qualche foto e ne approfittiamo per riposarci un po' al fresco.


Cos'altro ci rimane da visitare? Il Castello de Bellver! Ma questa volta niente autobus, ce la facciamo in bicicletta!
Il giorno seguente noleggiamo due biciclette, raggiungiamo Palma percorrendo la pista ciclabile e con il sole a picco sul coppino ci dirigiamo verso il castello, che si trova su una collina a 3 km dal centro di Palma.

Fino a quando si pedala in piano le gambe reggono, ma dopo un tratto di salita, tra il caldo ed i pregressi allenamenti a base di paella e birre medie, la fatica comincia a farsi sentire.
Comunque pian piano raggiungiamo il castello, parcheggiamo le biciclette ed iniziamo il nostro giro all'interno, visitandolo in lungo e in largo, in tutti i suoi storici particolari.

Dalla parte alta del castello, forse più che dalla cattedrale è possibile avere una veduta veramente ampia della città di Palma, del suo porto e del suo mare.


Pian piano ritorniamo verso il nostro Hotel a Can Pastilla e da ciclisti professionisti quali siamo, ci spariamo 4 birre piccole.


CONCLUSIONI - NOTE - SUGGERIMENTI

Noleggio auto
I noleggi auto (Rent a Car) a cui ci siamo rivolti non accettano come forma di pagamento il bancomat (vedi Hiper) e addirittura altri, come la Hasso, non accettano neanche il pagamento in contanti.
Se la vostra vacanza è a cavallo tra luglio e agosto, noleggiate la macchina per più giorni prima di agosto, visto che, con l'arrivo in massa di molti turisti, nell'ottavo mese dell'anno qui è davvero difficile trovare una qualsiasi quattro-ruote da noleggiare.


Lingua
Quasi nessuno parla italiano;
parlano lo spagnolo (ovviamente), l'inglese, il tedesco, un po' il francese, ma l'italiano proprio no... o ben poco.


Soggiorno
Più tranquillo in luglio e molto più affollato in agosto.
A proposito di tranquillità, all'inizio della nostra recensione abbiamo nominato Magaluf;
da varie recensioni in internet, da amici e dalla nostra agenzia viaggi Magaluf c'è stato illustrato come un posto dove regna il caos giorno e notte, stra-affollato prevalentemente da inglesi ubriachi 24 ore su 24.
Noi non ci prendiamo la responsabilità di tali affermazioni, non avendolo visitato, ma se fosse realmente così, ben felici di non esserci andati.
Se invece la descrizione che abbiamo appreso è reale, consigliamo Magaluf a chi ama il bordello, discoteche ed affini;
i gusti son gusti ed è giusto che a tanti possa piacere una vacanza così.

Oltre i luoghi che abbiamo visitato e che vi abbiamo descritto, vi consigliamo di visitare:
- Cala Mondragò con il suo parco naturale (zona sud-est dell'isola);
- Le Grotte del Drago, ovvero laghi sotterranei circondati da stalattiti a stalagmiti (vicino a Porto Cristo nella zona est dell'isola).

Queste ultime due località non siamo riuscite a visitarle vista la razzia di auto a noleggio nei primi giorni di agosto.


Altre utili informazioni potete trovarle qui:
https://it.wikipedia.org/wiki/Maiorca

Postato da Robby e Francy il 21/09/2008


Linea Divisione


CONCERTO MONDO CANE (2007)
Mike Patton, Roy Paci, Orchestra Filarmonica Arturo Toscanini


Mondo Cane Locandina

Anche questa volta, il Michele ha fatto centro;
ci voleva un americano per riproporre in modo magistrale la musica italiana anni '50 - '60?
Forse no, ma Mike Patton è veramente americano? Ne siamo sicuri? O viene da un altro pianeta?

Pubblico a dir poco estasiato;
ragazzini di 18 anni entusiasti, nonni e nonne a dir poco elettrizzati nel sentire le 'loro' canzoni riproposte da questo ragazzotto dal simpatico accento americano, accompagnato da un'orchestra a dir poco impeccabile e da un Roy Paci da brividi.
Ho assistito a 2 delle 3 date disponibili di Mondo Cane, quella di Modena e quella di Salsomaggiore;
ce ne fosse stata un'altra, sarei andato anche a quella? Sicuramente si!
Mina, Modugno, Celentano, Tenco... lo ammetto, non è musica che sento tutti i giorni, ma riproposta in questa modalità beh, che cacchio vi devo dire, pelle d'oca e belle sensazioni!

Provate a vedere la cosa come se stessimo parlando di una ricetta di cucina...
Ingredienti per tante persone:
- Mike Patton
- Orchestra Filarmonica Arturo Toscanini
- Roy Paci
- Spezie varie: Mina, Tenco, Modugno, Buscaglione, Celentano
- Un spruzzata d'atmosfera del Teatro di Modena ed un pizzico del contorno scenografico di Salsomaggiore
Allora, buongustai della musica, cosa vogliamo dire di un piatto cosi?

Ndr:
Butterò giù qualche parola solo per la serata di Modena;
a Salsomaggiore, la scaletta è stata più o meno simile e riguardo a fatti extra-concerto, non è successo niente di strano, più o meno.


Modena (Io, la Francy e il Davide):
ringraziando Dio, viaggio tranquillo.
Perchè dico cosi? Leggetevi la recensione di Cantus Circaeus (Modena 08/05/2006) così capirete!

Modena

Il navigatore della Francy ha fatto il suo dovere, portandoci a 50 metri dal Teatro; il benedetto e fuori luogo "Se possibile, fare un inversione a U" c'è stato risparmiato, a differenza dell'anno scorso (per andare al Teatro della Concordia a vedere i Fantômas), dove dava il suddetto suggerimento in piena autostrada!
Unico simpatico aneddoto, il continuo cambio d'unità di misura ogni 10 minuti:
prima segnala la distanza in metri, poi in yard, poi ancora in metri, poi in miglia... per un attimo ho avuto paura che dicesse "Tra 150 litri, svoltare a destra.", ma il timore è rimasto tale.
Arriviamo in centro verso le 18:00;
un palco in mezzo alla piazza rovina la visuale al Palazzo Ducale, ma la voglia di sparare qualche click è irrefrenabile, quindi qualcosa riusciamo a tirar fuori.
I cartelli dei lavori in corso coprono la visuale? A si? Allora usiamoli! (Vedi Foto)


Vietato Ingresso

Ritiriamo i biglietti al Teatro e si va a mangiare una pizza.
Alle 20:45 entriamo a Teatro e prendiamo posto.
Leggero casino generale nel capire in che fila bisogna accomodarsi, colpa di una fantômatica "Fila A" aggiunta (a detta del personale del Teatro) all'ultimo momento. (Più tardi prenoti, più davanti ti siedi? Mah!)
Incontriamo membri del Forum Cattivo come Adesso: MrBungle82, Laz, Cargen77, Shaz e altri sparsi qua e là.
Suona la campanella per la 3° volta ed entrano tutti, Mike per ultimo;
vestito bianco? Yes!


Patton Mondo Cane
Roy Paci Mondo Cane

Mike attacca la gomma da masticare al leggio, ci siamo!
Il concerto inizia con "IL CIELO IN UNA STANZA";
a dire che il tutto promette bene, è dire poco!
"CHE NOTTE" di Buscaglione/Chiosso: Patton tira fuori una pistoletta, spara 2 colpi in aria e ci si trova catapultati negli anni '50, nella notte di Fred Buscagliene, fatta di gangster, brutti ceffi, scazzottate, di donne e di baci.
Le canzoni incalzano una via l'altra senza sosta e ad un certo punto penso "Cazzo, è riuscito a farmi venire la pelle d'oca anche su PINNE, FUCILE ED OCCHIALI... è ufficiale, Patton non è umano!".
Mike canta, cazzo se canta!
I musicisti dell'Orchestra Filarmonica Arturo Toscanini hanno un 'peso' incredibile, dei veri professionisti.
E Roy Paci? Una sagoma, una tromba umana, un omino veramente gentile e giù alla buona;
a fine concerto firma autografi, parla scherza e ride con tutti... mi dice, fumando una sigaretta, che quelli del Teatro gli hanno fatto il culo perchè s'era acceso una sigaretta in camerino (Intanto mima tutta la scenetta).
Commentare tutte le canzoni del concerto? Non ne sarei capace!
Di seguito la scaletta della serata, con qualche link che vi aiuterà a capire un po' com'è andata 'quella notte':


IL CIELO IN UNA STANZA - Paoli / Mina
CHE NOTTE - Buscaglione / Chiosso
ORE D'AMORE - Bongusto / Migliacci / Sigman / Rehbein / Kaempfert
20 KM AL GIORNO - Arigliano / Massara / Mogol -
YouTube
QUELLO CHE CONTA - Salce / Morricone
URLO NEGRO - Blackmen -
YouTube
LEGATA AD UN GRANELLO DI SABBIA - Fidenco / Marchetti
DEEP DOWN - Morricone
PINNE, FUCILE ED OCCHIALI - Rossi / Vianello
SCALINATELLA - Murolo / Bonagura / Cioffi -
Youtube
L'UOMO CHE NON SAPEVA AMARE - Fidenco / Pallavicini / Mogol / Bernstein
MA L'AMORE NO - D'anzi / Galdieri
CANZONE - Backy
DIO COME TI AMO - Modugno
STORIA D'AMORE - Celentano / Beretta / Del prete -
YouTube
TI OFFRO DA BERE - Morandi / Meccia -
YouTube
LONTANO, LONTANO - Tenco
O VENEZIA - Rota
YEEEEEEEH! - Tenco / Sawyer / Burton / Bardotti - YouTube
SENZA FINE - Vanoni / Gragnaniello UNA SIGARETTA - Buscaglione
SOLE MALATO - Modugno


Mike Patton Orchestra Toscanini

Su "PINNE, FUCILE ED OCCHIALI" il Michele Nazionale s'è lasciato andare un pochino, per la serie "Qualche numero vocale ce lo pianto dentro", riproducendo il suono delle bolle sott'acqua... e qui, esultanza degli amanti del 'Fantômas Style'!
1° Bis, 2° Bis... che goduria!
Finisce il concerto, tanti applausi e tante persone contente di essere state lì... e forse, più contente del solito di essere Italiani, per la serie "L'Italia è solo pizza, mafia e mandolino? Ma anche no!".
Magari l'Italia è veramente solo questo, io personalmente non ho ancora ben capito cosa sia l'Italia, so solo che Mike Patton and Company hanno saputo esaltare al massimo il bello del nostro 'Paesello', riproponendo delle chicche musicali che ci hanno fatto conoscere, in modo positivo, in tutto il Mondo, il Mondo Cane!

Postato da Robby il 28/05/2007


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MOONCHILD AL TEATRO MANZONI (MI) - 03/12/2006

Moonchild - Teatro Manzoni

Aprono le porte, ognuno prende posto;
inizia l'attesa e la curiosità.

Dal nulla spunta Zorn sul palco, salta giù e si posiziona dietro la torre di controllo, al mixer insomma.
Da notare i pantaloni di John Zorn:
per ottenere dei colori del genere, credo li abbia messi in lavatrice con LSD!

Si abbassano le luci, l'atmosfera è quella giusta:
poltrone comode, nessuno davanti che rovina la visuale e dietro di me la nascosta ma pertinente presenza di Mr. Bungle82, il 'babbo' dei 'fans' di Michele (vedi Forum Cattivo Come Adesso).

Aiuto, entrano!
Baron si accomoda dietro la sua batteria, Trevor Dunn piglia il suo basso e Mike impugna il microfono.
E il tavolino attrezzato con mille effetti dov'è?
Oggi niente effetti davanti a Mike Patton, visto che sarà Mr. Zorn a comandare il tutto a distanza.

Patton si posiziona come il Ben Johnson del periodo che faceva da 0-100Km/h come una Yamaha R1... e inizia l'uragano Moonchild.
Avete presente i filmati degli uragani? Volano case, terra, piante ed il vento spazza e/o ingloba tutto quello che gli passa vicino;
ecco, qualcosa del genere, solo in 'ottica musicale/vocale'.
Un tornado di note, urli, saliva, emozioni e distorsioni, un tornado che ha 'spazzato' via alcuni spettatori (abbonati del Manzoni) che si sono trovati nel posto sbagliato al momento sbagliato.

I 3 sul palco dimostrano un'affinità senza eguali:
non capisci più dove sta il programmato e dove sta l'improvvisato, il tutto si mescola a puntino, una sorta di esperimento improvvisato studiato a puntino, che non ti molla per un attimo.
Le movenze di Trevor al basso, i folli sorrisi e controtempi di Baron e un Mike (e non esagero) che non avevo mai visto così in vita mia, neanche in un filmato.
Mike canta, urla, recita, si sdoppia e altre cose che non hanno neanche un termine, con tutto il corpo:
canta con la gola, ma anche con le mani, con il cervello, con il corpo, con le espressioni, con tutto insomma.
A volte sembrava posseduto;
guardava giù, ti fissava per due secondi e ti chiedevi "Ecco, adesso salta giù e mi mena!".

Verso fine concerto, il Michele scompare dal palco e lo troviamo in mezzo al pubblico, con le gambe che puntano il soffitto, a gridare e a dimenarsi come non mai;
non gli interessa del pensiero della signora sessantenne che sta inondando di sudore... lui canta, stop!


Finisce il concerto, ma dopo due minuti risalta fuori il Mike, sistema un po' di fogli sul leggio e attacca con un 'solo' (qui il 'solo' di Patton) di 10 minuti.
Qui è dura da spiegare, è da vedere una cosa così:
piange, ride, tossisce, urla e... Guarda il filmato! :)

Questa è solo una piattissima descrizione del concerto, non una recensione, perchè una recensione di una 'cosa' così, oggettivamente, non si può fare.

Postato da Robby il 05-12-2006


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CANTUS CIRCAEUS A MODENA (MO) - 08/05/2006

Mike Patton al Teatro di Modena

Questo report inzia con la descrizione di un viaggio/macello, che strano!
Io e la Fra decidiamo di andare a vedere l'opera Cantus Circaeus (feat Mike Patton), esattamente alle 4 di notte del giorno prima;
la scelta non è stata fatta nei giorni/mesi precedenti per motivi che adesso non starò qui a spiegarvi.
Detto questo, ammetto che potevamo decidere il tutto almeno alle ore 22 del giorno prima, non alle 4 di notte!

Da dove abito io a Modena ci sono circa 150 Km.
Dico: "Parto alle 17, arrivo là con calma, vado a mangiare e poi si va a Teatro". OOOH, come no!
Vicino a Piacenza comincia il casino;
in radio dicono che tra Piacenza Nord e Sud si sono 'centrati' 2 camion.
Esco dall'autostrada;
colonne di macchine dappertutto, si viaggia a 1 Km/h in direzione Piacenza.
Cerco una scorciatoia, ma dopo 10 minuti mi accorgo che sto andando al contrario!
Ritorno sulla statale e si ricomincia la fila.
Entro in Piacenza e alla prima rotonda non c'è mezzo cartello! Quattro direzioni, zero cartelli!
Prendo una delle tre strade a caso, domanda... "Secondo voi ho preso quella giusta?". Ma va! Mi trovo in centro a Piacenza! E sono le 18.40!
Trovo la strada per Parma, credo grazie ai poteri della disperazione.
Rientro finalmenete in Autostrada, convinto che il delirio sia finito;
punto e a capo, peggio di prima! Per percorrere 6 Km, 40 minuti!
Sono le ore 20 e lo spettacolo inizia alle 21, a Modena!
Dubbi, bestemmie, "Torno Indietro?" "Piglio la Statale?".
Oh, dal niente, il traffico scompare, scalo 28 marce e vado diretto fino a Modena.
Trovo subito la via del Teatro, trovo subito la zona parcheggio e... non c'è un buco! Sono le ore 20:50!
Gira qua gira là, becco una macchina che esce e m'infilo al volo.
Esco, mi cambio la camicia e per qualche secondo, per la felicità di tutti i Modenesi, resto a dorso nudo in centro storico con la faccia di uno che ha appena finito una fila in Posta di 2 settimane.

Entriamo in Teatro alle 20:57!


Ci sediamo, si abbassano le luci;
ho la pressione a 3 ma sono felice.

Entra il coro, composto da 20 elementi (10 femminili - 10 maschili), 2 chitarristi, 3 fiati, Jessika Kinney e il Michele vestito di bianco, ma non un bianco qualsiasi, il Bianco!
Sul palco entra il Direttore d'orchestra ed inizia lo spettacolo.
Lo spettacolo (lo sapevamo già) si presenta difficile. Tratto da Wikipedia:
'Cantus Circaeus è un'opera filosofica in latino di Giordano Bruno pubblicata a Parigi nel 1582 da E. Gillio, a breve distanza dal De umbris idearum.
Dedicata a Enrico d'Angoulême, fratello naturale di Enrico III di Francia, l'opera, in forma dialogica, è composta da due dialoghi preceduti da un breve componimento poetico di Bruno stesso, Giordano al libro, e da una dedica introduttiva scritta da Giovanni Regnault, uomo di corte.
L'opera è considerabile un trattato filosofico di mnemotecnica nel quale l'autore introduce tematiche morali che saranno riprese in opere successive, soprattutto nello Spaccio de la bestia trionfante.'
.


Mike Patton Teatro

La musica parte e guardo Mike Patton che si asciuga continuamente le mani nei pantaloni;
dire agitato forse è troppo, ma agitatino forse si.
La cosa mi fa discretamente effetto e penso "E' il bello di Mike Patton, il fatto di mettersi sempre alla prova... grande!
L'ho visto una settimana prima con i Fantômas e guarda adesso dov'è e cosa sta facendo.".
La musica scende... Silenzio... Patton attacca con versi lancinanti e frasi in latino, le voci dei Cori da pelle d'oca, Jessika Kinney con una voce a dir poco celestiale, fiati e chitarre che si sovrappongono interpretando al meglio momenti angoscianti ad altri più tranquilli.
Da brividi la parte dove Mike Patton, dando il via con la mano, ha cantato un passaggio accompagnato solo dal chitarrista.

Finisce l'opera, tanti applausi e tutti che escono a ringraziare, compreso il creatore dell'opera Eyvind Kang, che avevo beccato davanti al cesso due minuti prima che iniziasse il concerto, ma che non avevo riconosciuto perchè dalle foto credevo fosse un attimo più magro. Sì, ci tenevo a dirlo.


Patton Teatro Modena

Nel complesso, nonostante la complessità dell'opera, ho apprezzato molto:
l'originalità dello spettacolo, la precisione e la professionalità di tutti i componenti, ma soprattutto vedere Mike Patton, per l'ennesima volta, in un contesto nuovo e per niente facile.

Postato da Robby il 10-05-2006


Linea Divisione


BOLLETTINO DI GUERRA DEL CONCERTO DEI FANTÔMAS
Torino, 17/05/2004 - Hiroshima Mon Amour. Concerto alla grande, il viaggio...

Fantomas Torino

Questa è vecchiotta, ma l'ho riesumata perchè merita.

Lunedi 17 Maggio 2004, si va a vedere i Fantômas a Torino;
Io, Willy, il miTZi (Diumvana - Bobby Trap - Noize Machine) ed il Pulce.
Bollettino di guerra:
partenza da Belgioioso alle ore 16, s'imbocca la MI-TO e ci si ferma al primo Autogrill per aspettare il miTZi ed il Pulce.
Una volta trovati, si va a Torino con la macchina del Pulce (in Autogrill il miTZi ha giocato con un po' di pupazzi e ha provato occhiali da sole a random).
Il viaggio tutto ok:
gran guidatore il Pulce, tranne per il fatto che in qualche momento era convinto di essere in moto ed un paio di volte ha scambiato una bottiglia di gazzosa per il freno a mano, ma questi sono particolari.
Si arriva alla barriera di Torino.
Il miTZi si finge spagnolo e chiede se per Torino siamo giusti;
il casellante non risponde.

Arriviamo all'Hiroshima Mon Amour e lì incontriamo una cameriera, amica del Pulce, che ci deve portare da qualche parte a mangiare qualcosa.
Uscendo dal cortile dell'Hiroshima, il Pulce, che è l'ultimo della fila, chiude il cancello e ci guarda con una faccia da panico tipo "Nooooo, ho chiuso il cancello... e adesso? Ecco, per colpa mia adesso non vediamo più il concerto!".
Gli facciamo notare che dentro all'Hiroshima Mon Amour ci sono si e no una ventina di dipendenti e che noi stiamo andando a mangiare con una cameriera del locale!
Si va a mangiare.

- Ristorante
"Spaghetti co aspalagi... agnoloti co pomodoli... spaghetti co aspalagi... agnoloti co pomodoli... spaghetti co aspalagi... agnoloti co pomodoli";
la cameriera era vietnamita e ripeteva un sacco di volte le stesse cose.
Diciamo alla cameriera di ripassare tra 5 minuti.
Al suo ritorno, sarà il Pulce che dirà (sì sì, lui!) il menù alla cameriera.

- Hiroshima Mon Amour
Si e no 2000 gradi, nell'aria odore di adrenalina e sudore.
Io personalmente preferisco solo l'odore di adrenalina, al massimo quello di naftalina.

Il nome del gruppo di supporto non me lo ricordo... ricordo soltanto che erano francesi e che erano sul palco tipo in 20, qualcosa tipo 13 fiati... un bordello tanto per capirci.
Finalmente entrano i Fantômas, che attaccano a cannone con The GodFather.
E' il Tour di Delirium Cordia, quindi, tra una canzone e l'altra, parti di Delirium Cordia si alternano piacevolmente, donando al locale un'atmosfera piacevolmente inquietante.
I Fantômas grandissimi con Mike Patton che tira giù i muri con urli assurdi, mentre si destreggia con 3 microfoni ed un armamentario fatto di effetti, tastiera e cavi tipo cabina dell'Enel.
Siamo in Italia, siamo a Torino, ed il buon Mike Patton non può astenersi dal fare battute e piccoli cabaret nel suo strano ma simpatico italiano;
spara minchiate su Del Piero e altre cose che ora non ricordo, anche perchè sono evaporate insieme a tutti i miei liquidi.


Bellissimo concerto, grandissimo Mike e tutta la Band.
Dave Lombardo è Dave Lombardo e si sente che suona anche negli Slayer!
Buzz e Trevor precisi, impeccabili!
Minchia che testa che ha Buzz, tipo un frappè di capelli. Sì, ci tenevo a dirlo.


- Ritorno
S'imbocca la TO-MI con l'intenzione, una volta passati l'Autogrill, di prendere la prima uscita, rientrare in autostrada in direzione Torino e prendere la mia macchina;
tutte le entrate sono chiuse!
Riprendiamo la TO-MI, ci rifermiamo ancora a 'sto cazzo di Autogrill (ma la mia macchina è di là) e chiediamo info su come io e Willy possiamo attraversare l'autostrada senza essere portati a Rho da un camion in corsa.
Il benzinaio ci apre un cancello, io e Willy attraversiamo l'autostrada su un ponte fatto di non so cosa e arriviamo finalmente alla mia macchina.
Sono le 04:00, ma fino alle 06:00 non si può andare via, perchè fino a quell'ora ci sono i lavori in corso!
Si fanno due chiacchere un po' a voce alta, tipo Io e Willy col miTZi ed il Pulce che sono dall'altra parte dell'autostrada;
nessuno capisce una parola.
Il miTZi ed il Pulce vanno a casa, anche noi, ma 2 ore dopo.
Si arriva a Belgioioso alle 08:00;
pizza e caffè... e dopo l'apparizione di Ozzy Osbourne sul muro del bar, decidiamo che siamo stanchi e si va a dormire.
Sarà da rifare.

Postato da Robby




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